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Il corso

Titolo: [1350/2024] - GIURISPRUDENZA
  • Classe: LMG/01
  • Sede: MESSINA, PRIOLO
  • Lingua: Italiano
  • Coordinatore: GIACOMO D'AMICO
  • Accesso: Libero

Il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, è incardinato presso il Dipartimento di Giurisprudenza "S. Pugliatti" dell'Università di Messina, ed erogato presso la sede di Messina e presso la sede accreditata di Priolo Gargallo, grazie anche ad una convenzione tra l’Università di Messina ed il Consorzio Universitario di Siracusa “Giovanni Paolo II” (C.U.SIR.), Via Alcide de Gasperi 17, 96010 Priolo Gargallo (SR).
Il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza mira a far acquisire ai laureati una piena conoscenza della cultura giuridica di base nazionale, europea ed internazionale. Al termine del corso di studi i laureati avranno acquisito le capacità interpretative, di analisi casistica, di qualificazione giuridica, di comprensione, di rappresentazione, e di valutazione, necessarie per affrontare ogni problema giuridico professionale; nonché gli strumenti di base per l'aggiornamento delle proprie competenze.
L'offerta formativa del Corso di laurea, inoltre, presenta un costante rafforzamento della prospettiva internazionale, dimostrato non solo dall'attivazione di insegnamenti in lingua straniera, ma anche da lezioni e corsi tenuti da visiting professors, moot competitions, corsi di preparazione alle simulazioni diplomatiche, visite di studio all'estero, presso organizzazioni internazionali e istituzioni europee, e da una fitta rete di rapporti, strutturati in convenzioni Erasmus o nascenti da preziose partnership scientifico-istituzionali e di ricerca.
Le attività didattiche sono, di norma, organizzate in semestri. La durata normale del Corso di studio è di 5 anni accademici. Il numero di crediti formativi necessari per il conseguimento del titolo è di 300. Il Corso non rientra tra quelli per i quali è definita una programmazione degli accessi a livello nazionale.
Il contenuto degli insegnamenti, per risultare sempre coerente con gli obiettivi formativi della classe di laurea e con le rinnovate e sempre più complesse esigenze dei vari settori professionali cui possono accedere i laureati, è costantemente aggiornato e sviluppato in forma interdisciplinare, tesa a stimolare l'acquisizione e l'affinamento di una buona metodologia interpretativa, di buone capacità analitiche e sintetiche, di conoscenze su cui basare valutazioni di carattere critico, nonché delle abilità richieste per cogliere le implicazioni e connessioni sistematiche dei problemi giuridici.

Regolamento didattico

Il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, erogato sia nella sede di Messina che nella sede accreditata di Priolo Gargallo, persegue, nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 25/11/2005, i seguenti obiettivi formativi:
- assicurare, nella prima fase del processo formativo (primo triennio), l'acquisizione della piena conoscenza del metodo giuridico e dei fondamentali contenuti culturali e tecnici necessari per la formazione del giurista, garantendo la completezza della formazione, sia di base sia caratterizzante, prevista per la classe di laurea, orientando i contenuti degli insegnamenti in rapporto agli obiettivi formativi della classe stessa;
- permettere, nella seconda parte del percorso formativo (biennio finale), l'acquisizione di conoscenze avanzate e professionalizzanti, quale completamento e arricchimento della formazione accademico-culturale del giurista, e garantire una preparazione specialistica, molto apprezzata nel mercato del lavoro.
Quanto agli obiettivi specifici dei vari percorsi:
- un percorso, più orientato alle professioni legali, si propone di sviluppare nello studente la necessaria consapevolezza critica delle nozioni già oggetto di studio negli insegnamenti di base e caratterizzanti, con un potenziamento che riguarda gli aspetti processualistici pratici, anche attraverso i laboratori curriculari. Alla fine del percorso, lo studente sarà in grado di comprendere gli aspetti giuridici qualificanti le singole problematiche, attraverso l'analisi dei contrasti interpretativi e dell'evoluzione del "diritto vivente". Durante il corso, gli studenti possono anche svolgere un semestre di pratica forense anticipata;
- un percorso, più orientato all'impresa e alla P.A., nonché alle problematiche laburistiche sottese, si propone di approfondire le modalità con cui le imprese interagiscono sui mercati, anche internazionali, i meccanismi di sviluppo dei settori produttivi e i rapporti fra struttura produttiva e mercato. La rilevanza di insegnamenti specialistici proposti nel percorso rispecchia l'esigenza di arricchire le conoscenze e competenze degli studenti, funzionali al superamento dei concorsi nella Pubblica Amministrazione;
- un percorso, di respiro internazionale ed europeo, si propone di far acquisire quelle conoscenze e competenze necessarie per lavorare come funzionari o dirigenti nelle organizzazioni internazionali e nelle istituzioni o organismi dell'Unione europea.
Gli studenti possono anche conseguire un doppio titolo, italo-spagnolo, grazie ad un accordo di collaborazione tra l'Università degli Studi di Messina e l'Universidad de Castilla-La Mancha (Spagna).

Il laureato del CdS magistrale, oltre ad acquisire la conoscenza dei principi e dei profili storico-filosofici culturali del diritto e delle diverse branche del diritto, nonché dei principi di economia, raggiunge un livello di conoscenza specialistica del diritto, anche in riferimento alla dimensione europea e sovranazionale, adeguato ad affrontare l'accesso alle professioni legali e svolgere attività lavorative per le quali è richiesto un approfondito livello di competenza giuridica.
Attraverso un'efficace e stimolante didattica frontale, arricchita da simulazioni, seminari, laboratori, cliniche legali (curriculari), visite di studio, tirocini e stage (obbligatori), i laureati acquisiscono autonomia di giudizio nella valutazione dei diversi dati normativi o giuridici di vario genere, nonché nell'affrontare i temi sociali, etici, economici, connessi, sviluppando un approccio critico alle problematiche del diritto positivo ed agli orientamenti della giurisprudenza e della prassi. Acquisiscono, altresì, attitudine alla identificazione di scelte interpretative alternative e alla prospettazione autonoma di soluzioni coerenti con il sistema normativo.
Il laureato magistrale acquisirà la capacità: di individuare le fonti e la disciplina dei diversi istituti, di interpretarle e di applicarle nelle diverse situazioni operative, attraverso l'analisi storico-filosofica e le diverse tecniche di interpretazione del diritto, applicate a testi normativi e ad atti, pubblici e privati, di carattere negoziale e processuale, anche se redatti in lingua inglese; di interpretare e applicare principi ed utilizzare avanzati strumenti interpretativi, anche multidisciplinari, nei diversi contesti, da quelli settoriali a quelli comunitari ed internazionali; di argomentare ed esprimere il proprio pensiero in maniera chiara ed adeguata al contesto di riferimento; di risolvere le questioni controverse sulla base di una ricostruzione organica del sistema, con particolare attenzione ai principi generali, agli interessi sottostanti e ai problemi posti dall'esigenza di un loro bilanciamento; di utilizzare il linguaggio specialistico proprio della giurisprudenza; di comprendere l'incidenza esercitata sui rapporti concreti dalle diverse branche del diritto, essendo, ad esempio, in grado di vedere gli aspetti fiscali e le conseguenze economiche delle scelte di qualificazione operate; di collocare i rapporti giuridici nell'ambito della competenza (civile, penale, amministrativa, fiscale, costituzionale, comunitaria ecc.) dei vari organi giurisdizionali; di predisporre ed elaborare testi giuridici di diversa natura (amministrativa, negoziale, processuale, stragiudiziale) adeguatamente motivati e argomentati; di sostenere, anche oralmente, le soluzioni proposte con opportune tecniche di argomentazione giuridica; di elaborare, con rigore logico e con un uso corretto degli strumenti dell'ermeneutica giuridica, soluzioni di casi controversi; di utilizzare, oltre agli strumenti tradizionali, quelli informatici per la ricerca e il reperimento delle fonti e delle regole della prassi negoziale e giurisprudenziale.